Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, le insegnanti del 4° istituto di Udine hanno partecipato a un workshop sul tema del pensiero computazionale, nell’ambito delle attività collegate alla European CodeWeek 2019.

L’incontro era destinato ai tre ordini di scuola. Relatori la dott.ssa Adriana Cosentino (docente dell’équipe formativa territoriale, coordinatrice regionale per la Codeweek FVG e mentor CoderDojo del FVG) e il dott.Marcello Vacca ( Referente Regionale per la Codeweek Regione Sardegna Mentor CoderDojo Sardegna)

La dott.ssa Cosentino era reduce, come referente per l’Italia, da un meeting a Bruxelles dove si sta strutturando una Summer School dedicata alla formazione sul pensiero computazionale per docenti europei.

Durante l’incontro sono state illustrate ai partecipanti le utlime novità didattiche emerse negli ultimi anni dagli studi condotti da Prof. Bogliolo, luminare italiano della materia, nella Summer School dedicata al coding dell’Università di Urbino insieme a docenti provenienti da tutta Italia.

Interessante anche l’applicazione delle procedure di programmazione ai piccoli robot, semplici da approcciare per ragazzi in età scolare, illustrata dal dott. Vacca.

Ma cosa è il pensiero computazionale?

Il pensiero computazionale – il modo di pensare sviluppato da parte di chi ha studiato e praticato informatica – può essere definito come l’insieme dei processi mentali usati per modellare una situazione e specificare i modi mediante i quali un agente elaboratore di informazioni può operare in modo effettivo all’interno della situazione stessa per raggiungere uno o più obiettivi forniti dall’esterno. (Fonte: Programma il futuro. Cos’è il pensiero computazionale) o, detto in modo più semplice, Il pensiero computazionale, è la capacità di risolvere un problema pianificando una strategia. Come spiega la scienziata americana Jeannette Wing, significa “pensare come un informatico, in modo algoritmico e a livelli multipli di astrazione”.

Vogliamo sottolineare che l’obiettivo delle attività didattiche realizzate per gli alunni non è quello di trasformarli in informatici in erba, ma abituarli, appunto, alla comprensione e alla pianificazione razionale di procedure sempre più complesse nel vissuto quotidiano,  

Si ringrazia La dott.ssa Cosentino e il dott. Vacca per la cortese disponibilità, certi che le loro indicazioni operative avranno una importante ricaduta sulla didattica nelle nostre scuole.

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