Ed eccoci qui ancora alle prese con la DAD: la didattica a distanza. Un termine che pare quasi un ossimoro e che accosta due parole molto diverse tra loro. Letteralmente significa “far imparare da lontano”. Sembra essere una sorta di magia, un fluido speciale che arriva fino alle singole case, ai singoli computer, ai singoli bambini. E allora sarebbe quasi meglio dire che abbiamo fatto “magia a distanza”, abbiamo creato “relazioni a distanza”, abbiamo “abbracciato i bambini a distanza”. Si perché la DAD alla Scuola dell’Infanzia nasce soprattutto per questo compito, per mantenere i legami con i bambini. Così ogni maestra ha elaborato attività, giochi, letture che li potessero coinvolgere, che non li facessero sentire mai soli. La chiusura non ha fermato il percorso educativo legato ai temi del periodo: durante queste settimane si è parlato di Primavera, di Festa del Papà, di lavoretti di Pasqua, di creatività e di viaggi con la fantasia nei libri letti per loro.

I bambini si sono divertiti, hanno lavorato bene, hanno disegnato, magari con mamma e papà, hanno inviato foto dei loro elaborati, video-messaggi autentici per simpatia e spontaneità, sempre molto apprezzati e ricambiati con affetto dalle maestre. Hanno seguito i vari appuntamenti mostrandoci le loro case, i loro giochi preferiti. Hanno salutato i loro amici e poi hanno chiuso, hanno spento il computer e sono ritornati ai loro giochi. Pronti per ricominciare domani una nuova giornata con la speranza che domattina la mamma li sveglierà dicendo: “Alzati… è ora di andare a scuola…i tuoi amici ti aspettano…!”